top of page
WhatsApp Image 2022-05-09 at 18.54.16.jpeg

GLI INIZI

Sul lastricato della piazza deserta prospiciente la Chiesa del Giglio
risuonavano i passi svelti di una bambina con le scarpette a bambola e i
calzini corti adornati dai volant. Caterina schiudeva timidamente la porta,
dove ferveva il lavoro di uomini imbiancati di farina. “Che ci fai, qui? Perché
non sei a giocare con le tue amiche? Non è un posto adatto a una
bambolina. Finirai per sporcarti tutta!”
Ma quel posto, per lei era come le giostre per gli altri bambini. E poi, quel
posto era il mulino del suo papà. Per lei era ...casa!

Le piaceva tutto di quell’ambiente. L’odore caldo e avvolgente della farina appena macinata, il rumore dei macchinari, il ticchettìo delle placche di ottone sulle cinghie di cuoio che facevano azionare le macchine, si
trasformavano nelle sue orecchie in una melodia ritmica perfetta. Gli enormi plansichter in legno che con il loro movimento rotatorio le davano l’impressione che prima o poi le cadessero addosso, le bilance del grano che, riempiendosi e svuotandosi automaticamente, scandivano il tempo come un orologio a pendolo. Si, per lei il mulino era affascinante.

 

Era come assistere a uno spettacolo in cui i rumori diventavano la musica suonata da un’orchestra; i macchinari con i loro movimenti eseguivano le coreografie, gli operai erano i macchinisti e il capo mugnaio era il regista indiscusso.
“Ho deciso! ”pensò tra sé e sé. “Da grande voglio far parte di questo magnifico spettacolo. Da grande, voglio fare la mugnaia!”

Per fare il pane ci vuole? ...... la farina, anzi il grano, perché è dalla terra che nasce l’alimento che più di ogni altro caratterizza la nostra cucina e contraddistingue in tutto il mondo, il nostro “Bel Paese”.

 

Tramite le “4P” Pane, Pasta, Pizza e Pasticceria e soprattutto dalla farina, che è poi l’ingrediente più versatile e determinante per tutte queste deliziose preparazioni, ci avevate pensato?
La farina è Il primo degli ingredienti e determina con il suo gusto e le sue caratteristiche organolettiche il risultato finale del nostro piatto.

 

Allora perché non conoscerla meglio? Perché non scoprire chi, con tanto amore e dedizione la produce? da quali grani si ottiene? Imparare a capire quale sia la migliore da utilizzare? E quali caratteristiche deve avere per essere davvero buona?

web31.jpg
web30.jpg

Per rispondere a queste domande Caterina e David, una coppia di giovani mugnai, cresciuti tra grano e farina, hanno aperto un mulino concepito fin dall’origine come “Mulino Esperienziale”, ossia fatto per raccontare i grani antichi siciliani, spiegare il processo di trasformazione e permettere a chiunque di fare la farina con le proprie mani.

 

“Il nostro è un mestiere affascinante e misterioso” ci racconta Caterina “a cui spesso non viene attribuito il giusto merito, fatto di gesti e movimenti che abbracciano tutti e 5 i sensi e che non viene spiegato, ma solitamente tramandato di padre in figlia, come nel mio caso”.

 

“Questo processo alchemico, che impari rubando con gli occhi ogni giorno” Aggiunge David “far conoscere la storia dei grani antichi siciliani e di come il grano sia stato protagonista nella storia della nostra Sciacca, secondo noi andava raccontato”.

 

Un passo dopo l’altro hanno costruito il loro mulino su misura, hanno saputo adattare le loro conoscenze industriali nel campo della tecnologia molitoria a quelle che erano le loro esigenze di macinazione tradizionale a pietra fondendo la tecnologia moderna alle antiche tradizioni.

 

“ Abbiamo avuto la consapevolezza di capire che nel nostro DNA è sempre stata impressa la farina e oggi non potremmo vivere diversamente se non da Mugnai”.

web6.jpg
bottom of page